Come gia’ detto in altra sede Google sta per entrare nel mercato della vendita di brani musicali online, mercato fino ad adesso monopolizzato dal servizio iTunes di Apple.
Google Music, cosi’ si chiamera’ la piattaforma del gigante di Mountain View, sara’ operativo entro qualche mese ed offrira’ quanto segue:
– possibilita’ di acquistare brani musicali ad un prezzo di $0,70 ognuno;
– possibilita’ di acquistare interi album al costo di $7;
– possibilita’, prima di procedere all’acquisto, di avere un anteprima del brano per una lunghezza pari al totale;
– possibilita’ di acquistare, al costo di $25/anno, un abbonamento che consentirebbe di avere a propria disposizione un cloud-server ove scaricare la propria musica (e di poterla poi fruire tramite dispositivi mobili o desktop collegati ad internet)
– possibilita’ di caricare sul cloud-server anche i brani musicali presenti sul proprio pc e successivamente di poterli ascoltare (con dispositivi fissi o mobili).
Finira’ dunque il predominio di iTunes?
E’ presto per dirlo: vedremo cosa succedera’ nei prossimi mesi …
4 Comments
Luca
Google non montarti la testa adesso!!!! Quando usciva iPhone 4 con il nuovo ios 4 se ne è parlato moltissimo dappertutto per mesi e se ne continua a parlare!!! W Apple la migliore
romy
ragazzi nn facciamo i fanboy la concorrenza gioverà a tutti
se Google scendera in campo !
Effe
Era ora di un degno concorrente…la rottura del monopolio indiscusso di Cupertino porterà solo ad una diminuzzione di prezzi (speriamo non nella creazione di cartelli) e una ricerca continua di migliorie hard/soft-ware…con il risultato di prodotti sempre migliori e prezzi sempre più concorrenziali per noi consumatori!
fiducia nel liberismo economico!!
Effe
Maurizio
D’accordissimo con Effe sulla positività della concorrenza!
E in questo caso Google porta cambiamenti oggettivamente convenienti per il consumatore. Se l’offerta di titoli sarà la stessa di iTunes (quindi praticamente tutti i dischi disponibili o quasi), iTunes più che tremare farà bene ad adeguarsi (Apple una volta tanto dovrà quanto meno copiare altri…).
Se invece l’offerta sarà più scarsa o comunque incompleta, buonanotte: molti saranno di nuovo lì a dire “sì-sì, carino… Ma Apple è un po’ meglio”