Il principio è lo stesso di una torcia elettrica a scuotimento che si caricava grazie allo ‘scuotere’ e dunque al movimento, muovendo il dispositivo è possibile caricarlo grazie allo stesso movimento che a quanto pare potrebbe essere inserito nel nuovo iPhone 5

, attualmente però non possiamo dire che sarà il prossimo smartphone Apple ad integrare questa tecnologia, ma intanto la società di Cupertino brevetta il tutto e afferma di riuscire a far generare energia elettrica al dispositivo. Per coloro che sono dei conoscitori della fisica, questo procedimento trasforma energia meccanica in energia elettrica, non è nulla di rivoluzionario, ma se il prossimo iPhone avrà questo tipo di carica è davvero una grande ‘rivoluzione’ nel campo dei telefoni di ultima generazione!

Le notizie che riguardano questa tecnologie sono tante, già in passato si era pensato ad una cosa simile, ma poi il tutto fu abbandonato e infine la società di Cupertino ha rimosso questa parte della sua storia, il mondo va avanti e così ecco che ‘ a volte ritornano’ Apple ci pensa di nuovo e finalmente decide di brevettare il tutto. Questa procedura, in genere, viene eseguita grazie a dei magneti e ad una spira che effettivamente è molto grande, e sarà proprio questa la parte più interessante e come verrà applicata allo smartphone questa tecnologia, il dispositivo dovrebbe ridurre le sue dimensioni… non aumentarle!

All’interno di questo brevetto viene spiegato anche il problema numero uno di questa tecnologia, andiamo a tradurre ciò che è stato scritto e scopriamo qualche cosa in più!

” Per ottenere una potenza sufficiente, un sistema normale prevede delle bobine spesse e un cavo metallico che vanno ad aumentare le dimensioni del dispositivo. E’ necessario inoltre posizionare questi elementi in posizioni più favorevoli per produrre energia, che rappresenta questo un problema per il design del dispositivo. Per questo le dimensioni potrebbero essere più grandi del previsto e dunque potrebbe non esser applicata questa dispositivo!”

Per ottenere una potenza sufficiente a caricare un telefono, un sistema normale dunque ha bisogno di bobine di cavo metallico molto spesse e dunque il problema saranno le dimensioni del prossimo iPhone 5, sempre se questa tecnologia sarà mai applicata su questo nuovo smartphone che dovrebbe arrivare il prossimo giugno. Tornando alla parte tecnica, sarà necessario posizionare queste bobine in posizioni che dovrebbero essere sufficienti alla trasformazione di energia meccanica in energia elettrica e dunque si compromette il design dell’iDevice stesso.

Anche se il problema risulta molto grande, i dipendenti della società di Cupertino non si scoranno e sono riusciti anche a trovare una soluzione molto interessante. Secondo quanto riportato dall’azienda pare che la soluzione sta nello stampare la bobina su un foglio per i circuiti elettrici ed inserire nello smartphone dei magneti piccolissimi. A questo punto lo spostamento dell’iPhone provoca un movimento di questi magneti e che vanno a spostare la bobina, questa interazione potrebbe produrre energia elettrica. Questo progetto non esclude la classica carica con la ‘spina elettrica’, dunque il tutto è riferito per una carica estesa del dispositivo, non l’eliminazione della corrente elettrica dal dispositivo.

Attendiamo con impazienza gli sviluppi della tecnologia per scoprire se iPhone 5 sarà dotato di questa tecnologia.