Tim Cook ha sostenuto che ogni società debba inventare le proprie cose, farsi tutto da se e che Apple non dovrebbe essere l’inventore per tutto il mondo, per questo da sempre si cerca di brevettare tutto per tenere per se tutte le creazione della mela. Il pensiero di Google è però opposto e secondo quanto viene dichiarato da Kent Walker, il consigliere generale di Big G, ” delle invenzioni sono così importanti che dovrebbero essere disponibili per tutti”.

Durante gli anni abbiamo raccontato dei brevetti registrati dalla società di Cupertino, questi trattano diverse tecnologie e indubbiamente la volontà di proteggere le invenzioni ed usarle solamente sui prodotti Apple è una buona scelta, un’ottima politica. Tim Cook, attuale amministratore della società di Cupertino ha sottolineato il concetto : “Ogni azienda deve inventare le proprie cose” e Apple fa tutto questo , inventa quel che gli serve per i suoi dispositivi.

Il pensiero espresso dal CEO di Apple è chiaro, vuole rendere tutto disponibile solo per se stesso, mentre Google non ci sta e allora vuole che la società di Cupertino condivida, perché alcune cose inventate sono così importanti che per il benessere dei consumatori devono essere rese disponibili per tutte le società. Il colosso dei motori di ricerca ha inviato una lettera al Senato degli Stati Uniti d’America sottolineando proprio questa necessità, al momento c’è stata solo una risposta, vedremo nei prossimi giorni.

Nella lettera, come riportato anche da All Things Digital, ecco quanto si legge :

In poche parole, così come esistono brevetti standard e definiti essenziali, allo stesso modo quelli di Apple dovrebbero essere disponibili per tutti garantendo alle società rivali di utilizzare queste proprietà intellettuali.

 

Dunque, secondo Google una tecnologia molto popolare come quella utilizzata da Apple deve essere disponibile per tutti, si potrebbe così garantire una competitività maggiore tra le aziende. Naturalmente il principale riferimento è per Mountain View è proprio Apple che dal 2007 ad oggi ha registrato tecnologia utilizzate ora solo sugli smartphone della Apple

e i tablet.

La lettera di risposta è stata avviata il 10 luglio 2012 :

Le funzionalità all’interno di un iPhone sono differenti da quelle di un normale telefono, il risultato viene sottolineato dalla capacità di Apple di portare delle grosse innovazioni nel mercato mobile. L’iPhone può essere utilizzato per fare foto, giocare ai videogame, e per usare migliaia di altre applicazioni, non ha nulla a che vedere con i brevetti e protocolli classici, è un mondo a se. Apple ha speso moltissimi soldi nella ricerca e i risultati lo dimostrano.

 

Ma pare più che chiaro che non si possono rendere disponibili tutti i prodotti e le tecnologie Apple per tutte le società, più chiaro di così è impossibile, non sarebbe giusto nei confronti della società di Cupertino che ha investito tantissimo nella ricerca per realizzare quel che oggi è il mondo della mela. Insomma, Google ha fatto un buco nell’acqua, quel che di Apple resta ad Apple… Proprio come quel che è di Cesare resterà a Cesare. Voi cosa pensate ? Apple dovrebbe condividere tutto quello che ha creato e inventato fino ad ora?